Ottavio Pimpinelli cantava a orecchio sotto le Logge di Montepescali nel 1913, al liceo una mattina con mia immensa soddisfazione leggemmo “ La mia Toscana “ di Martino Ceccuzzi in arte Idillio dell’Era poeta e prete partigiano, mio zio, a cui è dedicata una targa in marmo in suo onore a Casal di Pari.
Poi siamo passati per mia mamma Nara molto più scarsa ma simpaticissima in mezzo alle vigne coi suo versi incredibili . Nel tempo sono arrivato io Re Teti della leggendaria squadra del maggio di Braccagni.
Oggi c’è Gemma Pimpinelli a cui affidiamo , fiduciosi , il bastone etrusco della tradizione popolare.
E cantiamo per te babbo Ettore, con la vivida speranza di riabbracciarti un giorno, amore nostro.